È un momento storico
importante sulla tematica delle vaccinazioni; i dubbi sui TROPPI vaccini da
fare ai propri figli attanagliano i genitori. Si deve iniziare a pungere il neonato
sin dai primi mesi di vita, lasciando iniettare nel suo corpicino tante sostanze
estranee. Si deve però stare tranquilli perché “vaccinare è giusto” lo si dice
in ogni dove (radio, televisione, giornali, internet) eppure, il dubbio resta.
«Quando sono diventata mamma ho capito che cosa fosse il
desiderio di PROTEZIONE. Pensando che le vaccinazioni lo fossero, nascevo a
favore di loro in maniera assoluta. E più di tutti, mi FIDAVO di chi lo era. Ma
poi ho LETTO. Libri. Frequentato convegni. ASCOLTATO esperienze. Le notti consegnate
alla scienza. 4 anni di percorso che vi propongo in sole 2 ore di proiezione.
Ho capito che la vera protezione è la CONOSCENZA. L'essere informati per poter
scegliere responsabilmente.» - Ambra Fedrigo, autrice de Il ragionevole dubbio.
Il
ragionevole dubbio è un documentario che si propone di
illustrare i rischi delle vaccinazioni; raccoglie interviste a vari Dottori che
illustrano i danni di alcune componenti delle vaccinazioni su di un sistema
immunitario neonato e le testimonianze di genitori i cui figli sono stati drammaticamente segnati da un vaccino. La
sera del 21 luglio il documentario è stato proiettato nell’atrio di Palazzo
Nicotera per iniziativa del gruppo “Naturalmente mamme” e del comitato “Libera
Scelta Calabria” che in varie città della nostra regione si sta impegnando per
stimolare l’attenzione sul tema.
Sino
al 1999 i vaccini obbligatori erano soltanto 4: anti-poliomielitica,
anti-difterica, anti-tetanica, e anti-epatite
virale B, oggi con
il decreto Lorenzin si è arrivati a ben 10. I vaccini
possono avere effetti collaterali importanti tant’è che la legge del 25
febbraio 1992, n.210 prevede un indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da
complicanze di tipo irreversibile a
causa di vaccinazioni obbligatorie; quindi il vaccino è pericoloso e può
nuocere.
Dottor Dario Miedico:
«se non c’ è una situazione di rischio perché devo sottopormi ad un atto
sanitario pericoloso? c’è un numero più o meno significativo di persone
danneggiate. Quello che ci insegna la propaganda invece è che i vaccini sono
sicuri e che ci proteggono da malattie importanti come il vaiolo. Poi si legge,
ci si informa al di là della propaganda e si scopre che il vaiolo non è stato debellato dalle vaccinazioni ma delle misure
d’igiene come la quarantena e l’isolamento. E quest’affermazione la fa l’associazione mondiale della sanità.
Perché è il colmo che qui in Italia, dove le malattie infettive praticamente
non esistono più, ci sia qualcuno che muore o si ammala a causa della
vaccinazione».
Dottor Eugenio Serravalle:
«La differite e la poliomelite sono due
malattie praticamente scomparse in Italia, il tetano non si può prendere a tre
mesi quando il bambino non cammina, l’epatite b si trasmette esclusivamente per
contatto sessuale o per contatto di sangue. E allora un neonato che
nasca da una mamma sana come fa a prendere l’epatite b? e perché bisogna
vaccinarlo a tre mesi?». Eppure il
decreto Lorenzin ha stabilito che tutte le famiglie dei bambini che si
iscrivono a scuola o all’asilo debbano presentare la certificazione di aver
effettuato i dieci vaccini: anti-poliomielitica,
anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus
Influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
Obbliga a dieci vaccini
i bambini tra 0 e 16 anni e multe da 100 a 500 euro ai genitori, proporzionata
alla gravità dell’inadempimento (ad esempio: al numero di vaccinazioni omesse).
Tanti buchi sin da subito senza che il sistema immunitario sia abbastanza
forte. «Il sistema immunitario del bambino ha bisogno di
anni per poter funzionare correttamente. Un bambino è un
piccolo vaso, qualcuno nasce già con un po’ di liquido dentro, poi può ricevere
altro liquido, se continuiamo a buttare liquido con sei o sette vaccinazioni
non sappiamo bene quale siano le conseguenze. Dipende dal vaso la capacità di
tenere tanto liquido, l’ultima goccia può scatenare la patologia. Un bambino
piccolo è molto debole».
Dottor Stefano
Montanari: «abbiamo controllato 27
vaccini diversi per uso umano e in tutti abbiamo trovato degli inquinanti,
delle particelle solide, dei veri e propri pezzi di ferramenta. L’organismo
che non è in grado di eliminare l’inquinante lo circonda con un tessuto e col
tempo si può avere un cancro. Ma può succedere anche qualcos’altro: può
succedere che queste polveri di alluminio o mercurio finiscano al cervello
provocando dei danni irreversibili». Eppure le case farmaceutiche sono indenni
da rischi, non devono dichiarare le sostanze estranee presenti nel loro
prodotto, perché inferiori alle quantità decise dal legislatore, e non devono
pagare per i danni prodotti da tali sostanze perché a pagare è il Ministero
della Salute con i soldi dei cittadini. «Il 28° vaccino controllato era per gatti,
in questo non abbiamo trovato alcun corpo estraneo».
«Nel primo anno di vita
sarebbe importante evitare qualsiasi vaccino. I vaccini non
danno l’immunità che danno le malattie contratte realmente. La durata
dell’immunità delle vaccinazioni è sempre a termine, limitata a pochi anni». In una Lettera aperta di 120 medici viene
detto che sono più sani i bimbi non vaccinati. Primo firmatario il cardiologo Roberto Gava,
membro della ‘Società medicina centrata sulla persona’ di Bologna, appoggiato
da oltre una ventina di professionisti emiliano-romagnoli e marchigiani. Nella
premessa mettono in chiaro che, oggigiorno, un qualsiasi medico dotato "di
buon senso" e di "un minimo di conoscenza scientifica" non può
essere "contro le vaccinazioni pediatriche". Ma poi mettono sul
tavolo la loro esperienza sul campo e cioè "pratica medica
specializzata" accanto al bambino malato, non "frettolosa ma fatta di
osservazione e ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e
subliminale e di quello che i genitori raccontano". «I bambini non vaccinati appaiono indubbiamente e globalmente più sani,
meno soggetti alle patologie infettive, specie delle vie aeree, meno soggetti
ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie
neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi
sanitari». Eppure l’Italia, a pari
merito con la Lettonia, è diventata prima in tutta Europa per numero di
vaccinazioni obbligatorie ai neonati. Austria, Cipro, Danimarca, Estonia,
Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia,
Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito non hanno neanche un vaccino
obbligatorio. La Francia soltanto due, la Grecia quattro. Il vaccino contro l’epatite b non è
neanche raccomandato nei paesi scandinavi, Slovenia e Ungheria, mentre nel Regno
Unito la raccomandazione è comparsa il 1/09/2017. (http://vaccine-schedule.ecdc.europa.eu/Pages/Scheduler.aspx).
E ALLORA
perché in ITALIA così tante vaccinazioni obbligatorie?
«La salute è tua e non sei obbligato a metterla nelle mani di altre persone, soprattutto quella dei tuoi bambini». Vaccini SI o No ? S. Montanari, A. Gatti
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